L'invenzione del Tai-Ji Quan è basata sulla teoria del "Tai-Ji" e del "Ba-Qua" contenuti nello Yi Jing, famoso testo filosofico dell'antica Cina.I principi del suo movimento sono la legge naturale dell'unità degli opposti e l'alternanza dello Yin e dello Yang cioè, del principio negativo e positivo in natura.
Il Tai-Ji Quan riassume in sé l'essenza dei metodi marziali, Qi Gong, ginnastica medica ed espressione del movimento, ed anche atteggiamenti naturali degli animali. Ogni sua azione corrisponde ai principi della fisiologia del movimento, della fisica meccanica e della biomeccanica.
Il corpo umano è un intero formato dall'unità degli opposti, uomo e universo sono due opposti che formano un'unità: dallo spirito alla potenzialità; dall'intento alla posizione; dall'interno all'esterno; dal microcosmo al macrocosmo; dal centro alla periferia; dalla parte al tutto, il movimento del Tai-Ji Quan tende alla massima unificazione, perciò è sempre un movimento completo e una attività perfetta, ottima per la vita e la salute.
L'asse centrale del corpo è come un filo a piombo, la vita gira come una ruota. Quando si muove una parte, tutto si muove; quando gira una parte tutto gira. Nel salire e nello scendere, nell'avanzare e nel retrocedere, nell'alternanza dello Yin e dello Yang tutto è simultaneo e armonioso. Così si ottiene la vera libertà di movimento e l'equilibrio tra mente e fisico. Per tutti questi motivi il Tai-Ji Quan è un'arte marziale interna e dolce.
Il Taiji Quan è una meditazione in movimento, in cui si apprende a guidare il corpo seguendo la legge della natura e sempre con simultaneità: il controllo deve venire dalla sensazione, il movimento deve essere fatto con l'intento e non con la forza, automaticamente e senza agire, con la mente vuota e il corpo libero, come si spostano le nuvole, come fluisce l'acqua e come planare nel cielo. Così non soltanto si ottiene l'armonia tra mente e corpo, ma anche tra individuo e cosmo; l'uomo e l'universo entrano in unione, rispettando pienamente le leggi della natura.